Ciao a tutti…come state? 🙂
Dopo la pausa estiva riprendono i vari corsi e le attività del centro di Gassino Torinese e nella succursale di Salerano sul Lambro (Lo)
Il 29 settembre a Gassino Torine, terremo il 3° appuntamento del per-corso “I Colori della Vita“.
Mente, Vista, Potere e Controllo i temi particolarmente affrontati…
Qui sotto un piccolo assaggio e spunto…
“Il nostro terzo chakra gestisce la digestione, la sintesi, la distribuzione e l’emanazione del nostro potere personale. Il nostro stomaco, pancreas, cistifellea e fegato si occupano della digestione e della sintesi, mentre la milza ed il sistema nervoso autonomo distribuisce ed emana il nostro potere.
Il nostro potere personale durante l’infanzia si è intensificato o è stato limitato. Tridimensionalmente, il nostro primo ambiente ci ha rafforzati se i nostri genitori erano gentili, positivi e davano sostegno o ci hanno dato le opportunità per prendere le nostre decisioni di sperimentare il successo o il fallimento. Il nostro primo ambiente ci ha levato il potere se i nostri genitori ci hanno limitato con le critiche, la crudeltà, l’insensibilità e le punizioni ingiuste.
Quadridimensionalmente, il nostro potere è stato dato o rubato dai pensieri o dalle sensazioni di chi si trovava intorno a noi durante i nostri primi anni. Anche se abbiamo rinnegato i nostri poteri quadridimensionali con l’età adulta, questi erano una parte normale della nostra infanzia. Spesso, da bambini potevamo vedere le fate, parlare con il cane e sperimentare i nostri peluche e bambole come se fossero vivi. Gli adulti allora possono aver detto: “Che carino. Che fervida immaginazione hai.” OPPURE “Sta zitto, le fate non esistono e i cani abbiano solamente.”
Perciò, che cosa credevamo noi? A cosa abbiamo dato potere, le “fantasie” delle fate, il cane che ci amava o i genitori che ci davano una casa ed il cibo? La regola della natura è la sopravvivenza. Potevamo sopravvivere senza fate e senza cani parlanti, ma non potevamo sopravvivere senza una casa ed il cibo. Quindi, ascoltavamo “loro”, coloro che ci allevavano. La loro realtà è diventata la nostra realtà.
Se siamo stati fortunati abbastanza da avere genitori che si sentivano forti e ci hanno dato amore, protezione ed incoraggiamento, avevamo una realtà felice e sicura in cui poteva fiorire al nostro pieno potenziale. Dall’altro lato, se i nostri genitori erano impauriti, arrabbiati, vittime impotenti degli altri o del “sistema”, allora eravamo in pericolo di ricreare quel mondo, poiché era il nostro unico modello. Abbiamo creato anche quella realtà, perché l’entrata verso la nostra Anima, il nostro mondo astrale quadridimensionale, era stato soffocato e scartato come “soltanto nostra immaginazione.”
Da bambini, l’“entrata” psichica quadridimensionale era ancora aperta, e potevamo ricevere chiaramente TUTTO il dolore, la paura, la rabbia e la tristezza della nostra famiglia e degli altri con cui eravamo intimi. Il problema principale era che quando raccoglievamo “fisicamente” l’ambiente astrale intorno a noi, che erano i pensieri e le sensazioni degli altri, non li percepivamo come pensieri e sensazioni di altri. Li percepivamo come se fossero nostri. NOI ci sentivamo come la vittima, NOI eravamo tristi, arrabbiati o impauriti e NOI credevamo di non poter creare una vita migliore.
Abbiamo creato quindi credenze centrali riguardo a noi stessi che ci hanno protetti dal nostro sgradevole mondo emozionale. Quelle credenze centrali di solito riguardavano le nostre stesse limitazioni, quali: “Non sono bravo abbastanza”, “Non lo merito”, o “Non sono degno”. Poi riuscivamo a mantenere la necessaria credenza che fosse la nostra inadeguatezza e non quella dei nostri genitori la fonte dei nostri problemi. La realtà è che le credenze centrali che abbiamo creato erano probabilmente le stesse che avevano creato i nostri genitori e che hanno passato fisicamente a noi.
Ciò nonostante, quelle credenze centrali hanno creato un’illusione di protezione da un mondo severo ed estraneo. Sì, per il nostro sé interiore che ricordava che noi siamo Esseri di Luce Dorati, la terza dimensione era molto rigida e restrittiva. Quindi, la maggior parte di noi ha dimenticato il proprio Corpo di Luce, perché non riuscivamo a ritornare a quel corpo e ricordarlo ci provocava dolore.
Nello scenario sopra descritto, il bambino ha imparato che il potere è uguale a “Potere Sopra” un altro. Se i suoi stessi genitori erano vittime, doveva allora essere così. Inoltre, poiché il bambino aveva ancora la “seconda vista” del Piano Astrale, poteva vedere e percepire la paura e la vittimizzazione che era il fondamento della rabbia e della tristezza dei suoi genitori.
In che modo un bambino può imparare il “potere interiore??” In che modo un bambino può imparare credenze centrali positive come: “Io sono forte, intelligente ed amabile?” I genitore possono “agire come” se fossero amorevoli, “agire come” se non avessero paura, ed “agire come” se fossero felici. Tuttavia il bambino “sente” la verità, perché è ancora consapevole del suo Sé Astrale. Purtroppo, quando il bambino ha imparato a chiudere quella porta, il danno è fatto.
Che cosa può fare un genitore?
Un genitore può ritornare alla sua infanzia, trovare la causa delle sue credenze centrali negative e risanarle. Poi il genitore non deve “agire” felicemente e con amore. Poi, il genitore può “essere” felice ed amorevole. Non possiamo dare ciò che non abbiamo. Se non abbiamo denaro per il nostro sé, allora come possiamo donarlo? Se non abbiamo amore per il nostro sé, allora come possiamo donarlo? La nostra società ha visto il potere nel denaro e farà qualsiasi cosa per ottenerlo. Ma quanti di noi hanno veramente sperimentato il potere dell’amore, amore dal nostro SÉ al nostro sé?”
Se sei interessat@ a partecipare a questa tappa del per-corso, chiedici informazioni liberamente 🙂
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