La fisica quantistica e la Sincronicitá sono strettamente legate fra loro. La fisica quantistica infatti é anche detta “meccanica quantistica” che é poi il suo funzionamento sincronico.
Sono presenti nel mondo e nel vivere quotidiano come un qualcosa che non puo’ fare a meno dell’altra ed allo stesso tempo uno non puo’ esistere senza l’altra.
La sincronicitá batte il tempo della fisica quantistica e questa a sua volta diviene “sincronica”.
Tutta la realtà è una fluttuazione di particelle quantistiche e la nostra coscienza, una particella di un’intelligenza cosmica che possiamo, per praticità, chiamare Dio, è la vera intelligenza in grado di trasformare queste fluttuazioni di energia in materia vivente ed in eventi sincronici.
Misteriosi eventi sincronici sembrano costellare la vita di ognuno di noi. Improvvisamente un evento accade in perfetto sincronismo con un pensiero, e l’evento stesso racchiude sempre un significato profondo il cui scopo è quello di guidare la nostra vita verso il proprio destino. Il fenomeno della “sincronicità” è da tempo studiato anche e soprattutto dai fisici quantistici. Questi studi hanno le loro radici nell’armonioso e durevole connubio tra il grande psicologo analitico Carl Gustav Jung e il fisico quantistico Wolfgang Pauli.
Le ricerche attuali mostrano che in natura tutto sembra muoversi in sintonia e che il mondo sembra essere rotto all’improvviso da eventi simbolici e pieni di significato che ci ricordano che non siamo fatti di sola materia, ma soprattutto che l’universo ha la sua matrice in una coscienza universale, quella che già Jung aveva scoperto nella forma dell’inconscio collettivo, l’origine di tutte le sincronicità.
“Onnipresente e continua nella vita, nella natura e nel cosmo.
E’ il cordone ombelicale che connette pensiero, sentimenti, scienza e arte al grembo dell’universo che li ha partoriti” .
(Paul Kammerer)
“Se le recentissime conclusioni delle scienze naturali si approssimano a un concetto unitario della realta’ , al quale si adattano da un lato gli aspetti di spazio e tempo e dall’altro quelli di causalita’ e sincronicita’, cio’ non ha niente a che fare col materialismo. Piuttosto sembra emergere qui la possibilita’ di eliminare l’incommensurabilita’ tra osservatore e osservato”
(C.G.Jung).
Se quando studi la scienza da molto tempo e con molto serietà, non ti senti pazzo… non hai capito nulla.
[Fred Alan Wolf, in What the bleep do we know?]
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